regia di Francesco Bortolini
fotografia Carlo Poletti, montaggio Fabrizio Meula, supervisione Fulvio Toffoli, coordinamento generale Piero Colussi, con la collaborazione di Alessandra Zigaina
prodotto da Cinemazero, Cineteca del Friuli, Comune di Cervignano del Friuli
2001-2024, 38’
Il regista e giornalista Francesco Bortolini conobbe Giuseppe Zigaina nell’autunno del 1976, mentre si trovava in Friuli per realizzare per Rai Due il film Il sogno di una cosa, documentariodedicato agli anni friulani di Pier Paolo Pasolini. Il pittore Zigaina venne intervistato assieme ad alcuni protagonisti di quelle vicende. In quell’occasione l’artista volle mostrare al regista un suo filmato in 16 mm, realizzato nel 1953: Primo Maggio a Cervignano. Queste immagini piacquero molto a Bortolini, che ne utilizzò diverse a colori ne Il sogno di una cosa, andato in onda nel novembre di quell’anno nell’anniversario della scomparsa del poeta. Da quel momento fra Zigaina e Bortolini si stabilì una sincera amicizia. Rientrato ad Agordo nel bellunese dopo la pensione, Bortolini, nell’autunno 2001 effettuò con una piccola troupe le riprese per un ritratto filmato dell’amico Zigaina, progetto che per mancanza di risorse non riuscì a completare. Fortunatamente questo prezioso materiale, di cui si erano perdute le tracce, ricomparve allorché una parente residente a Pordenone – Franca Errani moglie del fratello Giancarlo Bortolini – consegnò a Piero Colussi un hard disk dal contenuto ignoto, ritrovato nella casa di Agordo fra gli oggetti appartenuti al regista. La sorpresa fu enorme nel constatare che si trattava di riprese della laguna di Grado e dei luoghi cui era legato Giuseppe Zigaina, il quale, sollecitato da Bortolini, vi racconta le tante vicende della sua vita: l’infanzia, la famiglia d’origine, la decisione di restare in Friuli, il suo percorso di artista, i vari periodi della sua pittura, il rapporto con il neorealismo e con gli intellettuali della sua epoca, l’amicizia profonda con Pier Paolo Pasolini che aveva conosciuto a Udine nell’immediato dopoguerra. Un ritratto inedito che ha per scenario la casa di Cervignano, lo studio dove Zigaina dipinge e scrive, il magnifico parco. Il materiale non montato definitivamente attendeva solamente di essere disposto nell’ordine cronologico pensato dal regista. Quale occasione migliore del centenario della nascita del pittore per portare a termine il film voluto dal suo amico Francesco Bortolini? In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Zigaina si è potuto finalmente proiettare il documentario al Teatro Pasolini della sua città il 2 aprile 2024.
La proiezione sarà preceduta da un incontro con Alessandra Zigaina, Francesca Agostinelli, Piero Colussi