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Il leggendario gruppo punk/new wave sloveno ritorna a suonare a Trieste quasi 40 anni precisi dopo il loro live del 20 aprile 1985.

NIET è una band di culto Slovenia che da tempo ha conquistato un posto di rilievo nella storia della musica rock dell’ex Jugoslavia.
La band è nata a Lubiana da un gruppo di teenager ribelli che da hanno avuto il coraggio di gridare il disagio dei giovani, l’insoddisfazione di una generazione e l’alienazione degli emarginati. Il successo è arrivato nel 1984 con due hit a metà strada tra punk e new wave, che raccontavano la sofferenza e lo smarrimento umano. Sempre nel 1984, l’etichetta Škuc pubblicava l’esordio su cassetta dal titolo “Srečna mladina” (“Gioventù felice”). Era un titolo ironico e in netto contrasto rispetto al disagio che traspariva in modo chiaro nei testi e rispetto al tipo di performance che i Niet portavano sui palchi in quel periodo. Al suo interno c’erano canzoni come “Izobčeni” (Gli emarginati), “Strah” (Paura), “Melanholija” (Malinconia), “Ni izhoda” (Senza via d’uscita), “Frustracije” (Frustrazioni). Data la tiratura limitata di sole duecento copie, Srečna mladina divenne negli anni seguenti la cassetta più copiata nella storia della musica alternativa slovena.
Nel 1985 la band ha inciso altri due grandi successi: Vijolice e Februarè ed è stata in tournée in Europa, suonando pure a Trieste e prima di attaccare con le chitarre sentenziando al pubblico: “il disco è finito – il punk comincia!” (intendendo “La musica disco”, frase diventata poi celebre grazie all’inclusione di alcune canzoni della medesima serata nel disco celebrativo “Niet live” del 1995). Era la consacrazione… Ma quello che sembrava essere un percorso musicale creativo lineare e longevo, è diventato tortuoso caratterizzato da vari cambi di musicisti, scioglimenti, e riprese in varie occasioni, soprattutto a seguito degli eventi che hanno segnato la band del capoluogo sloveno: dapprima lo stop forzato a causa del servizio militare obbligatorio e poi alla band nel 1988 allo scioglimento per colpa di “eroina, donne e mancanza di motivazione” (nella primavera del 1991, il cantante Primož Habič morì per overdose a 24 anni).
Pur essendosi sciolta la band finì per acquisire uno status di culto tra le nuove generazioni di ascoltatori. Gli studenti delle scuole superiori scrivevano il nome dei Niet accanto a quello dei Nirvana sulle loro borse, mentre i futuri grandi nomi del rock sloveno muovevano i primi passi musicali suonando i loro brani. La nostalgia per i Niet continuava a crescere e, dopo alcuni tentativi di ricostituzione, nel 2008 la formazione originale si è riunita definitivamente e quasi al completo, con Borut Marolt come nuova voce, riconquistando il pubblico sloveno, che non li aveva mai dimenticati.
Oggi i Niet guardano ancora alla sofferenza dell’animo umano, ma con una maggiore consapevolezza e una minor dose di nichilismo, a favore di una speranza in una società migliore e più attenta a non mandare in frantumi le speranze dei giovani. Recentemente hanno festeggiato quattro decadi di viaggi musicali ed esibizioni dal vivo e in occasione della ricorrenza, il 24 maggio 2024, la band si è esibita durante un’attesissima serata al teatro Križanke di Lubiana con i biglietti esauriti già un mese prima dell’atteso evento, a testimonianza della popolarità e dell’apprezzamento che il gruppo ha saputo conservare nel corso degli anni.