
con Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati
regia di Massimo Navone
libero adattamento di Luca Rodella e Massimo Navone da “La zattera” di Ambrogio Fogar
produzione Bonawentura
Due amici, una zattera, pochissimi viveri, nella vastità dell’Oceano: come trovare la spinta a vivere quando la speranza si spegne giorno dopo giorno?
Una lettura scenica che ci catapulta in un’avventura ai limiti della sopravvivenza.
Ambrogio Fogar e Mauro Mancini erano a 4 giorni di vela da Rio de la Plata quando un branco di orche o balene affondò la loro barca il Surprise in quattro minuti. Si gettarono sul battello di gomma e sulla zattera autogonfiabile con pochissima roba da mangiare. Era la mattina di giovedì 19 gennaio 1978 Fogar e Mancini avevano fatto appena in tempo a saltare sulla zattera di salvataggio, portandosi dietro un po’ di zucchero e pancetta. Durante gli oltre due mesi alla deriva si nutrirono della carne dei cormorani, e di qualche pesce catturato con le mani, bevendo l’acqua piovana che si accumulava nella zattera. Condivisero uno spazio angusto, speranze e i loro destini, rigonfiando il battello con la forza dei polmoni e della disperazione. Trascorsero 74 giorni in mare, in balia delle onde e dei venti, fino al 2 aprile 1978, quando furono raccolti da un mercantile greco di passaggio. Un lieto fine che si rivelò una beffa del destino. Mancini, il giornalista amico dell’esploratore che lo stava accompagnando nell’impresa di circumnavigare il Polo Sud, morì dopo due giorni, stremato nel fisico – aveva perso 41 chili – non superò una polmonite.
organizzazione: Bonawentura
Ingresso € 12,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 10,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it